Milano 18 settembre 2020
Dare una svolta. Nel mondo del turismo italiano uno dei problemi strutturali - da sempre presente ma balzato agli occhi di tutti con il Covid-19 - è l’isolamento e la fragilità delle realtà più piccole, sperdute nell’entroterra, lontane dalle grandi città d’arte, di fatto invisibili come destinazioni turistiche. Questi innumerevoli tesori d’Italia sono una ricchezza sotto tutti gli aspetti - culturale, naturalistico, enogastronomico, economico, sociale - ma ad oggi restano sconosciuti e spesso ignorati anche dagli stessiresidenti. Comefare?
Una risposta sistemica. Il 18 settembre 2020 alle ore 11:00 si è tenuto al Centro Congressi della Fondazione Cariplo a Milano un incontro per presentare un progetto nazionale già operativo - SharryLand, la Mappa delle Meraviglie dell’Italia da scoprire - che vede tra i partner Fondazione Cariplo e WWF Oasi.
L’impegno attivo di Fondazione Cariplo per il territorio. Michele Andreoletti, program officer dell’Area Arte e Cultura Fondazione Cariplo, ha aperto l’incontro puntando su una visione di sviluppo sostenibile che orienta le iniziative di Fondazione Cariplo: «Fondazione Cariplo intende supportare il rilancio del sistema culturale individuando e sperimentando nuovi modelli di fare e vivere cultura secondo due grandi direttrici: cultura per i cittadini, e quindi per la partecipazione alla vita sociale, economica e civile del paese; e cultura per i territori, finalizzata alla valorizzazione del nostro patrimonio materiale e immateriale per un modello di sviluppo sostenibile.”
Fondazione Cariplo è da sempre impegnata in progetti di valore culturale e sociale. La Fondazione destina ogni anno circa il 25-30% delle proprie risorse in progetti dedicati al settore arte e cultura e di questi, il 15-20% è destinato ai beni storici e architettonici. Non solo: negli ultimi dieci anni, in sinergia con WWF Oasi, la Fondazione ha finanziato progetti per 17 milioni di euro a sostegno di 175 luoghi per interventi di conservazione programmata.
«Fondazione Cariplo, che ho la fortuna oggi di rappresentare come membro della Commissione centrale dibeneficenza»spiega Sarah Maestri, da sempre impegnata inprogetti per i giovani e per l’ambiente «è da sempre attenta alla promozione del territorio; la tutela dell'ambiente, la promozione dell'arte e della cultura, oltre al servizio alla persona, sono solo alcune delle macro aree in cui la Fondazione è attiva. Oggi più che mai sentiamo l'esigenza di accorciare le distanze, di promuovere il turismo di prossimità e il patrimonio diffuso che ci circonda, facendo vivere emozioni positive ad ogni persona per la scoperta di tutte le meraviglie che abbiamo la fortuna di avere accanto.»
La sfida di SharryLand. «La vera sfida è aggregare le molteplici iniziative territoriali pubbliche e private in un sistema aperto e dinamico, che da un lato diffonda la conoscenza del patrimonio culturale diffuso e dall’altro faccia da megafono alle piccole realtà locali che ancora non hanno voce, innescando un circolo virtuoso di opportunità e valore» afferma il fondatore e CEO di SharryLand, Luigi Alberton. «Con SharryLand abbiamo colto questa sfida: SharryLand è “la Mappa delle Meraviglie dell’Italia da scoprire”, una piattaforma social e mobile app tutta italiana, potente e innovativa, collaborativa, etica e inclusiva. È una Società Benefit, pienamente operativa da novembre 2019 e in fase di potenziamento, con un progetto territoriale sistemico e valoriale unico nel suo genere in Italia.»
Due le azioni fondamentali. La prima azione è la mappatura collettiva del nostro immenso patrimonio culturale diffuso, materiale e immateriale, vera ricchezza d’Italia. La seconda è coinvolgere le risorse del territorio per fare rete, unico modo per affrontare in modo vincente le difficoltà del presente e aprire prospettive positive per il futuro.
Impatto. «Entrambe le azioni sono già in corso» spiega Maria Cristina Leardini, co-fondatrice di SharryLand «e hanno le medesime finalità: diffondere la conoscenza del patrimonio culturale diffuso, fare rete per uscire dall’isolamento e dalla polverizzazione delle informazioni sul web, creare economia e nuove opportunità di crescita, diffondere forme di turismo sostenibile, di prossimità, esperienziale, basato non sul “consumo” ma sull’incontro con le comunità locali.»
La rete delle reti. Sono già molte le realtà che condividono le finalità di SharryLand e stanno partecipando al grande progetto collettivo della Mappa delle Meraviglie, raccontando i tesori dell’arte e della natura del loro territorio: tra esse, molti piccoli Comuni, per ora principalmente in Veneto, Lazio e Marche). Nel suo intervento, Filippo Sorcinelli, sindaco di San Costanzo (PU), il primo “Comune Amico di SharryLand”, dichiara: «Abbiamo aderito prontamente a SharryLand perché finalmente è un progetto concreto per la valorizzazione dei piccoli borghi: piccoli sì, ma con una forte identità da raccontare: con SharryLand riusciamo a mettere insieme non solo i luoghi ma le persone e tutte le realtà che animano i nostri borghi dodici mesi l'anno.»
Accanto a Fondazione Cariplo e WWF Oasi anche Fondazione Comunitaria del Varesotto e Fondazione Venezia 2000 hanno accolto l’invito ad entrare nella Mappa delle Meraviglie e stanno nascendo collaborazioni con alcuni GAL (Gruppi di Azione Locale) tra cui il GAL Flaminia Cesano e d enti come il Parco Regionale dei Monti Simbruini, il Parco Regionale del Matese, CAI Veneto. Sono inoltre nate sinergie con il gruppo tecnologico Develon, con il network InTour del Gruppo Bancario Cooperativo Iccrea e con il gruppo ITAS Assicurazioni, che ha scelto di diventare “Paladino”, cioè sostenitore della Mappa delle Meraviglie. Una collaborazione molto proficua è nata con SIMTUR (Associazione Professionisti della Mobilità Dolce e del Turismo Sostenibile) e ACT Accademia Creativa Turismo, per il progetto “piccole patrie”, dedicato al “turismo di comunità” e alla formazione di nuove figure professionali. È un momento di grande fermento, che ancora una volta conferma la capacità di resilienza e di visione degli italiani che hanno a cuore il loro territorio.
Come funziona la Mappa. La Mappa delle Meraviglie cresce con la partecipazione di tutti ed è a disposizione di tutti, gratuitamente: residenti, turisti e visitatori. Supera il concetto di vetrina per offrire strumenti operativi che mettono in relazione diretta chi cerca e chi offre esperienze e ispirazioni. Al centro ci sono sempre loro, i tesori del nostro Patrimonio Culturale diffuso, le “Meraviglie”: punti di aggregazione e incontro, catalizzatori di "tutto il bello che c'è".
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